Grave situazione Ministero Salute su relazioni sindacali, stress da lavoro correlato dei lavoratori, Smart Working, cambio attività organizzazione del lavoro, pagamento reperibilità, buoni pasto

Roma -

La scrivente O.S., facendo seguito a quanto già ampiamente rappresentato, richiede un intervento risolutivo in merito alla grave situazione venutasi a determinare presso gli uffici della Liguria e della Campania degli USMAF-SASN, relativamente al mancato rispetto della normativa contrattuale e delle regole fondamentali che presiedono al buon funzionamento delle relazioni sindacali.

Le disapplicazioni in materia di lavoro agile in alcuni uffici periferici in Puglia e in Lombardia degli USMAF-SASN, dell’UVAC-PCF Veneto e in alcuni uffici centrali Centrali di Roma, stanno determinando una spiacevole e preoccupante situazione di disagio per le lavoratrici e i lavoratori.

Si contesta al direttore dell’USMAF-SASN Campania-Sardegna con delega per la Liguria, la totale assenza di informativa e disponibilità al reale confronto con le parti sindacali in merito a decisioni assunte, non certo improntate a principi di trasparenza, efficienza ed efficacia, impattanti negativamente sull’organizzazione del lavoro, fonte di stress da lavoro correlato per i lavoratori tenuti al di fuori di qualsiasi consultazione.

Il dirigente evita accuratamente di rispondere per iscritto alle richieste avanzate legittimamente dai lavoratori, mortificandone la professionalità e contribuendo ad innalzare il livello di stress da lavoro correlato rapportandosi con gli stessi verbalmente, senza fornire motivazioni di servizio per i provvedimenti adottati.

Di particolare rilevanza risultano le seguenti problematiche relative all’USMAF-SASN Liguria:

  • il personale dell’Ufficio 10 DGPREV presso il SASN di Genova viene distolto dalle attività cui è preposto, obbligato a svolgere impropriamente l’attività di front-office, con la conseguenza di un ingente accumulo di pratiche arretrate;
  • disapplicazione di quanto concordato a livello nazionale in materia di lavoro agile, con l’effetto di negare al personale amministrativo della Liguria quanto, tra l’altro, viene garantito dallo stesso dirigente per le altre strutture gestite, anche se in misura inferiore rispetto alla circolare DGPOB del 20 dicembre 2023. Appare quindi chiara la natura discriminatoria della deprivazione posta in essere;
  • errata applicazione dell’istituto contrattuale della reperibilità nelle giornate di sabato e domenica per il personale tecnico USMAF, imputabile al mancato riconoscimento dell’attivazione in reperibilità per il lavoro svolto in remoto sul rilascio delle libere pratiche e conseguente mancata corresponsione, ad oggi, dei compensi spettanti. La situazione, qualora non risolta, si configurerebbe come un abuso ed un’aperta violazione della normativa vigente, considerata anche l’assenza di informativa e di accordo con OO.SS. e la RSU;
  • mancata corresponsione dei buoni pasto ai lavoratori che hanno partecipato all’Assemblea Sindacale indetta da USB nella giornata del 24 Gennaio u.s. La situazione, qualora non risolta, si configurerebbe come un comportamento antisindacale e vessatorio, considerati anche i continui tentativi di interrompere l’assemblea da parte del responsabile dell’Ufficio dott.ssa Farre.

 

In merito alle problematiche relative all’USMAF-SASN Campania-Sardegna:

  • concessione in misura inferiore di quanto concordato a livello nazionale in materia di lavoro agile, regolato dalla circolare DGPOB del 20 dicembre 2023;
  • azione ostativa all’avvio dei nuovi contratti individuali a parte del personale amministrativo del SASN Napoli se non accettano un cambio repentino delle attività di gestione del personale fino ad oggi espletate egregiamente;
  • errata interpretazione del lavoro agile che viene considerato come sganciato dalle attività svolte in presenza, nonostante queste ultime siano le medesime effettuate a distanza in lavoro agile.

Analoghe impostazioni ed applicazioni restrittive si registrano un po' ovunque, da alcuni uffici Centrali di Roma all’UVAC-PCF Veneto, dall’USMAF-SASN Puglia all’USMAF-SASN Lombardia, rispetto alle legittime richieste dei lavoratori e delle lavoratrici madri e dei lavoratori.

E’ inaccettabile non consentire il pieno sviluppo e la piena applicazione dell’istituto contrattuale del lavoro agile (previsto dal CCNL-FC e dalle norme) adducendo come motivazione la carenza di personale che, sebbene sia gravissima in tutte le sedi periferiche del Ministero della Salute da oltre un decennio come denunciato dalla scrivente O.S., non può essere utilizzata strumentalmente per ostacolare il lavoro a distanza.

Le attività svolte dal personale sono le stesse sia a distanza che in presenza, per le applicazioni informatiche che consentono di svolgere le stesse attività in entrambe le modalità, in presenza e a distanza con il lavoro agile (smart working).

Per la gravità delle condotte poste in essere, la scrivente O.S., qualora trascorsi 7 gg. dalla ricezione della presente da parte dell’Amministrazione in indirizzo non abbia ottenuto alcun riscontro, provvederà a tutelare i lavoratori nelle sedi più opportune.

In attesa di urgente riscontro si porgono cordiali saluti

 USB Pubblico Impiego