Ministero della Salute: dopo il mancato rinnovo del contratto dei 16 Tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro USB chiede il reintegro nei ruoli

Roma -

In risposta alla nota del Ministero della Salute alle organizzazioni sindacali del 2 gennaio u.s. nella quale l’Amministrazione si impegna ad assumere iniziative utili per il rientro in servizio dei 16 Tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (TPALL), non appena le disposizioni di legge possano trovare spazio nella norma, USB chiede ulteriori spiegazioni ad una settimana dalla cessazione del loro rapporto di lavoro, avvenuta il 31 dicembre 2023.  

USB ribadisce che le funzioni di Ufficiali di Polizia Giudiziaria, espletate dal suddetto personale, sono state fondamentali anche nel perseguire e raggiungere gli obbiettivi istituzionali di cui alle Direttive del Ministro per gli anni 2022 e 2023, nell’interesse esclusivo dell’Amministrazione. Per cui non si riesce ancora a comprende come gli uffici periferici del Ministero della Salute PCF, sedi riconosciute dalla Commissione Europea, e USMAF, ormai noti a livello internazionale per l’emergenza pandemica e per i flussi migratori, non possano più avvalersi dei TPALL che hanno visto terminare e non proseguire il loro rapporto di lavoro come invece si prospettava a margine dell’incontro del 7 dicembre 2023.

Dal momento che a partire dal corrente mese di gennaio 2024 sono stati collocati a riposo (in pensione) diverse unità di vari profili, sarebbe stato plausibile, un rinnovo dei 16 TPALL, come già avvenuto in data 1° ottobre 2023, che avrebbe consentito, in tempi brevi, di varare una disposizione normativa che potesse far rientrare anche i precari del Ministero della salute nei processi di stabilizzazione, tenuto conto che già dal mese di luglio 2023 avrebbero maturato i requisiti di legge qualora fosse stata adeguata la norma già esistente.

Al riguardo la legge 30 dicembre 2021, n. 234 - Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 - ha previsto la stabilizzazione di tutto il personale del SSN in virtù dell’articolo 1 comma 268 lettera b) essendo stato inserito nel testo di legge “ivi incluse le selezioni di cui all'articolo 2-ter del decreto-legge 17 marzo 2020, n.  18” e “alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale” che avrebbe garantito pari opportunità al personale del Ministero della Salute laddove in sede normativa fosse stato riportato “ivi incluse le selezioni di cui all’articolo 2 e all'articolo 2-ter…” e “… e del Ministero della Salute”.

Nel sottolineare che il DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18, ha consentito l'assunzione, a tempo determinato, di personale sanitario rispettivamente al Ministero della Salute con l’articolo 2 (Potenziamento delle risorse umane del Ministero della salute) e nel SSN con l’articolo 2-ter (Misure urgenti per l'accesso al Servizio sanitario nazionale), USB chiede il reintegro dei 16 Tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro nei ruoli del Ministero della Salute e la loro stabilizzazione in virtù della medesima norma.

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