Schema di D.M. per la modifica del D.M. 8 aprile 2015 di individuazione uffici Dirigenziali non generali. Riunione vdc 22 gennaio 2021.

Roma -

In riferimento al D.M. oggetto dell’informativa alle OO.SS. nella riunione del 22 gennaio u.s. sulla modifica del D.M. 8 aprile 2015 di individuazione degli uffici dirigenziali di livello non generale che prevede lo sdoppiamento di due uffici esistenti per crearne altri due, seguono alcune osservazioni, nonostante da prassi ricorrente queste non siano recepite, considerando le OO.SS. come pure spettatrici per tali adempimenti.

Nel costituendo “Ufficio 8 - Sicurezza e salute dei lavoratori” è del tutto assente l’imprescindibile funzione di coordinamento delle figure dei medici competenti tra uffici centrali e periferici, che servirebbe a sanare le anomalie di valutazioni difformi da parte dei medici competenti sul territorio.

Le norme che si sono succedute negli ultimi anni, non solo hanno aumentato il numero dei dirigenti in modo smisurato e non proporzionato al numero dei lavoratori del comparto, tanto più che molti di questi nel Ministero della Salute non hanno una giusta collocazione consona al ruolo che rivestono.

Ciò nonostante si annunciano ampliamento della dotazione organica e nuove assunzioni di 13 dirigenti di seconda fascia, la metà sanitari, di cui nessuno appartenete al ruolo informatico, in plateale contraddizione con l’attuale progetto di digitalizzazione e di implementazione delle attività da remoto previsto dalle norme per tutta la P.A.; tra leggi e leggine varie sono previste nuove assunzioni per 40 medici e 18 veterinari, 45 dirigenti sanitari di livello non generale, 2 dirigenti sanitari, 11 dirigenti sanitari, 7 dirigenti non sanitari di cui uno solo informatico.

In controtendenza a tale incomprensibile aumento di posti resi disponibili ai dirigenti, non è stato recepito come richiesto dai Sindacati, un corrispondente aumento della dotazione organica delle aree funzionali del comparto se non con un misero aumento di appena 185 posti.

Con le poche assunzioni previste e con i numerosi pensionamenti, con una età media di circa 60 anni presente oggi, più che Ministero della Salute sembra connotarsi sempre più come un Ministero dei dirigenti, con circa 700 dirigenti e circa 1.600 lavoratori del comparto.

Tali criticità e proposte fatte dalle OO.SS. nella riunione del 22 gennaio sembrano come sempre cadere nel vuoto.

Occorre, invece, un’inversione di rotta, tramite un intervento urgente da parte del Ministro della Salute sulle questioni importanti.

Ampliare la dotazione organica e assumere almeno mille lavoratori delle aree funzionali, a partire dalla stabilizzazione nei ruoli a tempo indeterminato dei circa 90 infermieri e tecnici a rapporto convenzionale degli USMAF-SASN e dal rendere operativo il loro ACN 30 aprile 2020 sparito nel nulla, oltre le numerose richieste di intervento di aumento fondi accessori e indennità di amministrazione, tutte istanze alle quali mai nessuno si è degnato di fornire riscontri.

Per i motivi su esposti non si comprendono i motivi per cui si vuole modificare il DM uffici per due nuovi uffici centrali, se è previsto il riordino complessivo del Ministero della Salute entro il 28 febbraio 2021, mancando inoltre ogni riferimento alla questione Ufficio 10 DGPRE.

 

Saluti,

 

p/Coordinamento nazionale

USB PI Ministero Salute

Pietro Paudice

Stefano Coppari