Stato di agitazione - Richiesta tavolo parti sociali SASN NAPOLI- MINISTERO SALUTE

Napoli -

La scrivente Organizzazione Sindacale comunica lo stato di agitazione del personale del SASN di Napoli - ambulatori ed uffici dell’USMAF-SASN Campania-Sardegna del Ministero della Salute di Via San Nicola alla Dogana, 9 in Napoli - con compiti di assistenza sanitaria di competenza Statale al personale aeronavigante.

Si richiede alla S.V. un autorevole intervento per convocazione delle parti sociali.

Si segnala, ad oggi, il mancato intervento del Datore di Lavoro d.ssa Russo Rosa Maria - direttrice dell’USMAF-SASN Campania-Sardegna dal 1 dicembre 2023 - ed il grave totale silenzio e disinteresse del Ministero della Salute Centrale di Roma, con la totale disapplicazione disinformazione prevista dalla vigente normativa D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche, in materia di lavori di ristrutturazione, di rimozione e di bonifica dell’Amianto negli edifici pubblici delle Funzioni Centrali dello Stato, che la proprietà INAIL ha preso in carico in qualità di proprietario dello stabile in oggetto.

Risulta che già dal 2021/2022 il precedente direttore USMAF-SASN Campania-Sardegna, poi rimosso dall’incarico perché indagato, dott. Antonio Salzano aveva corrispondenza con il direttore INAIL Campania sul progetto di avviare i lavori a Via San Nicola alla Dogna, 9 in Napoli. Già allora l’Amministrazione era latitante non facendo pervenire alcuna informazione preventiva, né convocazioni alla RSU e alle OO.SS., come previsto dal CCNL e dalle leggi su tali materie.

La prima documentazione, inerente il progetto complessivo dei lavori di ristrutturazione, bonifica e rimozione dell’amianto degli otto piani dello stabile INAIL, risulta inviata in data 22 settembre 2023 da INAIL Campania al Coordinatore USMAF-SASN Campania-Sardegna dott. Nozzolillo Piero (non datore di lavoro-protempore in attesa di nomina del datore di lavoro), e non trasmessa a Roma come avrebbe dovuto. Su richiesta di USB PI la documentazione è stata poi trasmessa al Ministero della Salute - direzione generale del Personale, direzione generale della Prevenzione, segreteria del Ministro Schillaci - e per conoscenza ai lavoratori del SASN di Napoli.

Nel progetto esecutivo e nel piano di sicurezza INAIL i lavori sono stimati in 750 giorni, ma sono assenti le informazioni sulla valutazione dei rischi che ciascuna Impresa deve effettuare in conformità a quanto previsto dal D.Lgs.81/08 e s.m.i. e dal Piano di Sicurezza e Coordinamento di INAIL”, che INAIL intende effettuare in presenza del personale e dell’utenza, come dichiarato dal dott. Leone - direttore INAIL Campania - in data 5 settembre 2023 al SASN di Napoli durante l’unica riunione informativa..

Ad oggi risultano ancora del tutto assenti e non assolti gli obblighi previsti in capo al Datore di Lavoro del Ministero della Salute, come il campionamento e la mappatura dell'Amianto degli otto piani dell’edificio, il DVR aggiornato con la presenza di Amianto e, la valutazione dei relativi rischi derivanti per i lavoratori e l’utenza, il piano alternativo delle modalità e la tempistica delle prestazioni medico-legali all’utenza aeronavigante, dell’organizzazione del personale di ruolo, sanitario e dell’appalto della vigilanza operante al SASN di Napoli durante i 750 giorni di lavori.

In assenza di nulla osta da parte del Ministero della Salute che non risulta alla scrivente O.S.,

INAIL in data 25 settembre 2023 ha avviato il cantiere dei lavori in Via San Nicola alla Dogana,9 in Napoli, ha soppresso l’area per i mezzi di soccorso Ambulanze e VV.FF., ha soppresso il parcheggio dei dipendenti, ha chiuso l’ingresso principale lasciando accessibile all’utenza ed ai lavoratori solo l’ingresso in comune con l’utenza con una porta scorrevole fuori norma, non ha previsto idonea scala di emergenza alternativa, non ha previsto l’abbattimento delle barriere architettoniche, con ascensori di 40/50 anni senza collaudo comunicato che spesso si bloccano, in assenza di bagni idonei per numero e per le precarie condizioni igieniche, in assenza di idoneo ricircolo di aria nei corridoi del primo e secondo piano dove sosta l’utenza aeronavigante, in assenza totale di riscaldamento nella stagione invernale in corso al primo, secondo e terzo piano, con le immaginabili conseguenze per l’utenza e per i lavoratori di ruolo, medici ed infermieri.

Tale situazione malsana e fuori norma, lascia l’utenza, le lavoratrici e i lavoratori in una situazione totale di invivibilità, antigienica, fonte di infezioni, ai limiti dell’accettazione, calpestando i criteri minimi della dignità umana in un posto di lavoro di sanità pubblica!

Come risulterebbe nella Valutazione del rischio Amianto e altre fibre minerali dalla committenza INAIL al progettista nel Piano Esecutivo e di Sicurezza INAIL tramite mandataria “TECNOSISTEM”, i dati forniti sono incompleti e non attuali, riferentesi solo al Piano 4° dove esami del 14/6/2013 effettuati dai Laboratori “Contarp Campania“ e “Contarp Roma” attestarono, comunque, la presenza di fibre di Amianto, Asbesto: Crisolito e Amosite. Nello stabile dal 2002 ad oggi sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione ai piani 1, 6, 7, 8 con rimozione di Amianto e di rimozione controsoffittatura con lana vetro ai piani 1, 2, 3 in presenza dei lavoratori e dell’utenza, commissionati sia da INAIL che dalle direzioni SASN e USMAF-SASN Campania.  Da allora, nonostante le intimazioni della ASL di bonifica e rimozione Amianto e a svariate denunce con il coinvolgimento del Ministero della Salute centrale, della stampa e delle interrogazioni parlamentari, nulla è stato fatto.

La presenza dei lavoratori e dell’utenza durante l’intera durata dei lavori provocherebbe un aumento del rischio di gravi conseguenze alla salute e alla sicurezza per danni derivanti da rumori, inalazione e respirazione di sostanze nocive come le fibre di Amianto, dall’assenza della scala di emergenza, oltretutto sarebbe un elemento di “disturbo” ai lavori e alla consegna dell’immobile in tempi ragionevoli.

Il 3 ottobre 2023 con decreto direttore generale della Prevenzione Prof. Vaia, il dott. Antonio Salzano, già direttore dell’Ufficio di Coordinamento USMAF-SASN afferente alla stessa direzione generale, è stato nominato dirigente della sicurezza sul lavoro per gli uffici USMAF-SASN Campania-Sardegna, fino alla nomina della d.ssa Rosa Maria Russo a direttrice dell’USMAF-SASN Campania-Sardegna avvenuta il 1 dicembre 2023.

In data 10 maggio, 20 e 27 settembre 2023 la USB Pubblico Impiego - coordinamento nazionale del Ministero della Salute - ha denunciato la situazione incresciosa e richiesto l’intervento del Ministero della Salute Centrale e dei NAS-Carabinieri, ma senza alcuna risposta. 

In data 7 settembre 2023 il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza del SASN di Napoli ha inviato richiesta, senza riscontro, di acquisizione della documentazione in merito al piano ed al progetto esecutivo dei lavori, della mappatura dei materiali contenenti Amianto ed alle misure di protezione adottate per prevenire l’esposizione all’Amianto, delle misure adottate per il controllo dell’aria durante e dopo la rimozione dell’Amianto, nonché delle rassicurazioni concrete in ordine alle misure che saranno adottate.

In data 6/10/2023 la Federazione USB Campania ha richiesto l’intervento dei settori competenti di ASLNA1, Ispettorato del Lavoro e Comune di Napoli, in qualità di organi vigilanti per i controlli e gli accertamenti del caso, senza alcun riscontro. In data 5 dicembre 2023 USB Pubblico Impiego Ministeri ha inviato nota di richiesta all’attuale datore di lavoro dell’USMAF-SASN Campania-Sardegna, alle direzioni generali della Prevenzione, del Personale del Ministero della Salute e all’INAIL Campania e nazionale.

La situazione in questi giorni sta precipitando per il comportamento antisindacale e l’aumento del caos provocato dalla d.ssa Rosa Maria Russo per l’ingiustificata revoca alle lavoratrici referenti della gestione del personale e del sistema automatizzato delle presenze, anche in questo caso senza alcuna informazione preventiva e successiva alle interessate, alle lavoratrici, ai lavoratori, alla RSU e alle OO.SS.

Nelle more della convocazione, si chiede la sospensione dei lavori.

Napoli, 15/1/2024

Per Confederazione USB Campania